Home arrow Ciao papà...e grazie
A mio Padre
A+ | A- | Reset
Home
Perché questo mio sito
Autobiografia
Anniversario
Perché sono nato
I sogni di Dio
Ciao papà...e grazie
Crocifisso
Chi canta prega 2 volte
Lettera angelo custode
Sister Providence
Pensaci tu Gesù
s. Tommaso e la fede
S. Francesco
Ai miei fratelli
Chi è il cristiano
Alla casa del Padre
Per Riflettere
La Bibbia - Salmo 138
Diretta con il Papa
Credo
Le mie battaglie
Amare l'Handicap
Andare oltre l'handicap
Tutto è grazia: L'HANDYCAP
Una Favola vera
Stampa e Disabilità
Karakiri all'EUTANASIA
Legislazione sociale
Dai tu buone Notizie!
Alice e Giulio
Suore del Roveto
La storia di Samuel
Testimoni coraggiosi
Notizie dalla missione
Immigrazione Accoglienza
La Divina Commedia
Inno alla Gioia
Cantare alla vita
Ridiamoci su,la vita è Bella
Miracoli
Foto Racconto
Love Animali
Salviamo la Terra
Partecipa al forum
Partecipa DREAM TEAM
Blog & Link
Questa si che è Bella!
Ricerca Avanzata
Calend. appuntamenti
Contattami
Ingresso utenti
Nome Utente

Password

Ricordami
Hai perso la password?
Non ci conosciamo? iscriviti gratis qui

PDF Stampa E-mail

CIAO PAPÀ E… GRAZIE


Piacenza 17 ottobre 1954 - Paderno Dugano 10 lugluo 2005

Se Tu non fossi risorto Papà, non avrei mai saputo che il mio Handycap è la tua gloria, come hai detto al cieco nato,

non avrei mai saputo che bisognava amare anche quelli che non ti amano,

non avrei mai saputo che bisogna pregare anche per i tuoi nemici,

non avrei mai conosciuto le tue beatitudini, il tuo giudizio d'amore.

Se tu non fossi risorto, non avrei mai conosciuto l'amore gratuito disinteressato

capace di spostare le montagne, di sopportare e credere a tutto,

di affrontare e superare le difficoltà che la vita ci pone davanti,

perché tu sei sempre con me in ogni istante come con tutti i miei fratelli e i tuoi figli fino alla fine del mondo.

Grazie Papà per essere risorto,

perché quella tomba non è più oscura ma piena di luce, di speranza;

la morte, la nostra morte non ha l'ultima parola perché la Tua resurrezione l'ha sconfitta.

Grazie Papà per essere il mio Papà, grazie per avermi voluto come figlio,

grazie per avermi donato l'handicap impedendomi di pensare di farmi da solo e

di lasciarmi servire da tanti amici umani e meccanici

come il mio amico computer che con la mia voce sta scrivendo per me.

Tu che hai dato e continui a dare il meglio di te stesso vuoi che anche noi tuoi figli diamo del nostro meglio,

perché per te non ci sono figli fortunati o sfortunati,

ma ognuno è chiamato a vivere la propria condizione che la tua sapienza ha deciso di affidarci.

Il male non è l'handicap, ma il dolore che procuriamo agli altri sotto varie forme.