CIAO PAPÀ E… GRAZIE
Piacenza 17 ottobre 1954 - Paderno Dugano 10 lugluo 2005
Se Tu non fossi risorto Papà, non avrei mai saputo che il mio Handycap è la tua gloria, come hai detto al cieco nato,
non avrei mai saputo che bisognava amare anche quelli che non ti amano,
non avrei mai saputo che bisogna pregare anche per i tuoi nemici,
non avrei mai conosciuto le tue beatitudini, il tuo giudizio d'amore.
Se tu non fossi risorto, non avrei mai conosciuto l'amore gratuito disinteressato
capace di spostare le montagne, di sopportare e credere a tutto,
di affrontare e superare le difficoltà che la vita ci pone davanti,
perché tu sei sempre con me in ogni istante come con tutti i miei fratelli e i tuoi figli fino alla fine del mondo.
Grazie Papà per essere risorto,
perché quella tomba non è più oscura ma piena di luce, di speranza;
la morte, la nostra morte non ha l'ultima parola perché la Tua resurrezione l'ha sconfitta.
Grazie Papà per essere il mio Papà, grazie per avermi voluto come figlio,
grazie per avermi donato l'handicap impedendomi di pensare di farmi da solo e
di lasciarmi servire da tanti amici umani e meccanici
come il mio amico computer che con la mia voce sta scrivendo per me.
Tu che hai dato e continui a dare il meglio di te stesso vuoi che anche noi tuoi figli diamo del nostro meglio,
perché per te non ci sono figli fortunati o sfortunati,
ma ognuno è chiamato a vivere la propria condizione che la tua sapienza ha deciso di affidarci.
Il male non è l'handicap, ma il dolore che procuriamo agli altri sotto varie forme.
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